gli Articoli del Dottor Carlo Baffi

COSMESI COREANA

Conosciuta anche come K-beauty, ha come obiettivo il benessere di tutto l’organismo con una visione olistica della bellezza e della salute.

Si basa su una routine quotidiana in più fasi. Questa caratteristica fondamentale la rende diversa da tutte le altre beauty-routine. E, inoltre, la rende efficace: la costanza quotidiana obbliga a ritagliarsi momenti di intimo e piacevole relax.

Come si esegue?

Ogni giorno la routine include:

  • detersione con oli,
  • detersione con schiume,
  • tonico,
  • siero o ampule,
  • maschera,
  • crema contorno occhi,
  •  

Plus: spesso questa routine si arricchisce di esfoliante e di protezione solare, al bisogno.

Sicuramente molto diverso dal mettersi una crema al volo e via. Questo atteggiamento mentale crea d per sé enormi benefici sulla pelle ma non solo.

Oltre ciò, la cosmesi coreana è attenta alla ricerca della texture e del packaging accattivante, con uno spiccato gusto estetico che spesso fa ricorso a materie prime esotiche e nomi originali. Ecco che il pacchetto è completo.

Il design e il marketing dei brand coreani non distraggono dall’efficacia che, tuttavia, a mio parere non supera, per principi attivi e formulazione, quella della cosmesi europea.

Della cosmesi coreana, personalmente, apprezzo molto l’uso dei fermentati

ed è per questo che ho arricchito la crema Primula con fermentato di alga verde.

LO SCRUB FA BENE?

 Il termine scrub non indica un prodotto; più precisamente è un processo (da to scrub, in inglese: strofinare) mediante il quale si utilizzano particelle solide per grattare via le cellule superficiali dell’epidermide.

E’ vero che:

  • eliminando le cellule superficiali la pelle appare più morbida e luminosa;
  • stimolail rinnovamento cellulare ossia delle nuove cellule sottostanti.

Ma è anche vero che:

  • le cellule dello strato epidermico sono una difesa agli agenti esterni.

Due accortezze essenziali

1 – Dopo lo scrub dobbiamo usare creme protettive (come la crema Primula) perché abbiamo diminuito la difesa della pelle, esponendola ai danni ambientali, a microrganismi, stressandola e danneggiandola. Se lo scrub è stato ben fatto, le nuove cellule saranno sane e in equilibrio.

2- Diamo alla pelle il tempo necessario a ricostituire la sua difesa: è meglio lasciar passare almeno dieci giorni tra uno scrub e l’altro. Se troppo frequente, lo scrub tende a ridurre lo spessore dell’epidermide rendendo la pelle più aggredibile e sensibile, alteriamo il suo equilibrio batterico e il ph cutaneo. Risultato? La pelle sarà sensibile e secca.

Consigli

  • Non usiamo cristalli come sale o zucchero: questi elementi hanno spigoli taglienti e creano microlesioni profonde e quindi spazi per l’aggressione dei microrganismi
  • Meglio preferire corpi sferici oppure polveri, come quella del caffè. Va bene anche il bicarbonato in acqua.

ACIDO IALURONICO LA MATERIA PRIMA DELL’IDRATAZIONE

 Lo  uso nella crema Omnia

L’acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente nel nostro corpo, in particolare:

  • nel tessuto connettivo (pelle, cartilagini, tendini),
  • nel liquido sinoviale (che lubrifica le articolazioni),
  • negli occhi (umor vitreo),

e in vari organi e tessuti come cuore e vasi sanguigni.

Chimicamente è una macromolecola formata dall’aggregazione di più zuccheri.

Come ingrediente cosmetico spesso è abbreviato in HA.

Cosa fa?

La funzione principale è l’idratazione della pelle: l’acido aluronico, infatti, trattiene l’acqua (fino a mille volte il suo peso), e mantiene la pelle elastica e rimpolpata.

Come molecola, però, non è di semplice assorbimento. Anche a basso peso molecolare è troppo grossa per essere assorbita dalla cute e passare nel derma (dove l’acido ialuronico assieme al collagene e all’elastina costituiscono la struttura della pelle). Oltretutto è un acido idrofilo; poiché   sulla pelle c’è proprio uno strato di grasso come protezione, l’acqua vi scivola sopra, con il rischio di un effetto nullo.

L’effetto idratante sulla pelle è dovuto alla sua capacità di legare molte molecole di acqua quindi , una volta che si è posizionato tra le cellule dell’epidermide, si bagna molto e va ad umettare la pelle rendendola più morbida.

In sintesi, le sue proprietà sono:

– Idratazione profonda: Agisce come una “spugna” che trattiene l’acqua negli strati superficiali e profondi della pelle, mantenendola elastica, morbida e luminosa.

– Effetto anti-age: L’idratazione intensa aiuta a prevenire la formazione di rughe e linee sottili, rendendo la pelle più rimpolpata e levigata.

– Stimolazione del collagene: Favorisce la produzione di collagene ed elastina, proteine fondamentali per la compattezza e la morbidezza della cute.

– Azione riparatrice: Aiuta nella cicatrizzazione e nella rigenerazione dei tessuti, oltre a rafforzare la barriera cutanea.

Perché lo usiamo?

Perché uso l’acido ialuronico nei miei prodotti? Nella crema omnia è l’ideale per umettare l’epidermide e permettere un miglior assorbimento dei meravigliosi principi attivi, ognuno dei quali è già ben vettoriato di suo.

In caso si volesse usare un siero di acido ialuronico puro, consiglio di applicarlo dopo la doccia o dopo aver riscaldato la cute, così lo spazio tra i cheratinociti sarà sufficiente per l’inserimento dei cristalli e lo ialuronico potrà fare il suo compito: umettare l’epidermide.

Sicurezza ed efficacia

L’acido ialuronico è generalmente ben tollerato e raramente causa reazioni avverse, essendo una sostanza già presente nel corpo umano. Adatto a tutti i tipi di pelle, si può applicare in sicurezza anche sulle più sensibili e mature.

Oggi si produce quasi sempre con la fermentazione batterica controllata (è una tecnica di biotecnologia), per maggiore sicurezza e come garanzia di purezza.

Lo sapevi?

In passato l’acido ialuronico veniva estratto dalle creste di gallo. Oggi si produce quasi sempre con la fermentazione batterica controllata (è una tecnica di biotecnologia), per maggiore sicurezza e come garanzia di purezza.

Per approfondire:

Uno studio dell’Università del Salento che fornisce una panoramica dettagliata sulla struttura, le proprietà e le applicazioni biomediche dell’acido ialuronico, inclusi i suoi effetti anti-invecchiamento cutanei e il suo utilizzo in medicina rigenerativa e cosmetologia.

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10299688/

LA PELLE SECCA; CAUSE E SOLUZIONI

E’ bene dare pochi e chiari dati su come è formata l’epidermide:

Quindi cosa faccio se ho la pelle secca?

Devo nutrirla con oli leggeri; Idratare la pelle è una conseguenza, non un approccio diretto con creme idratanti ( che sono soprattutto un linguaggio pubblicitario).

Se ho la pelle secca vuol dire che uso detergenti troppo forti o creme non adatte al bisogno, quindi altero la protezione dell’epidermide oltre a Ph e patrimonio batterico della pelle.

Cosa non fare:

continui peeling (con acido mandelico, salicilico o glicolico) o scrub (con cristalli di sale e zucchero, polvere di caffè o mdrogranuli in generale).

Lavaggi frequenti con sapon forti come sono, per esempio, i saponi solidi  a base di soda e detergenti/struccanti che fanno molta schiuma come alcune acque micellari o struccanti.

Taccare o grattare spesso la zona, è vero che la secchezza crea pruriti ma le mani sono grande veicolo di microrganismi e quindi se riusciamo ad evitere ulteriori lavori di difesa per la pelle è meglio.

Acqua calda si ma soltanto se dopo ci mettiamo una crema che deve assorbirsi bene o un siero con acido ialuronico, altrimenti meglio acqua fredda.

L’acqua calda distende la pelle e l’epidermide, le cellule cheratiniche si “aprono” e creano spazi, Questi permettono ai principi attivi della crema di penetrare meglio de essere più efficaci oppure all’acido ialuronico di incastrarsi negli spazi e legarsi all’acqua.

Cosa fare:

– La sera spalmare un olio sul viso, va bene anche l’olio di oliva che abbiamo in casa o l’olio di semi di girasole. Per l’olio di oliva succederà che la nostra pelle assorbe tutte le sostanze attive e le vitamine ma rimarrà una parte dei grassi che non si assorbe ma scioglie lo sporco (grasso) della pelle, quindi dopo averlo ben massaggiato eliminiamo lo sporco con un panno morbido, senza sapone, fino a pelle asciutta e morbida.

Se non dobbiamo pulire l viso va bene l’olio di semi di girasole che è insaturo e si assorbe bene sulla pelle.

Per maggiori chiarimenti scrivimi e ti consiglio un abbinamento di oli specifico per la tua pelle.

  • Usare una cremanutriente non grassa. Consiglio oli di baobab, argan, fico d’india rra i più pregiati, crema terra madre.

Se la stagione non è troppo calda funziona molto bene la crema primula con cera d’api e fementati per riequilibrare la flora batterica.

– La mattina detergere la pelle con un detergente a ph 5 ( va bene anche il detergente intimo a ph 5.5)  e usare una crema nutriene e molto antiossidante come la crema Omnia o Terra Madre.

E’ MEGLIO L’ACIDO MANDELICO, L’ACIDO SALICILICO OPPURE L’ACIDO GLICOLICO PER IL PEELING?

Intanto spieghiamo la differenza tra peeling, che effettua il suo potere esfoliante rompendo il legame chimico tra le cellule cheratiniche dell’epidermide, e invece lo scrub che per abrasione consuma esternamente le cellule cheratiniche dell’epidermide.

Piccolo consiglio:

Evitiamo di usare i cristalli di sale o di zucchero, per loro natura i cristalli hanno spigoli affilati e lasciano microlesioni sulla cute, una semplice polvere di caffè va più che bene.

PEELING:

Importante fattore è la concentrazione di principio attivo utilizzata; Come regola generale puo’ essere schematizzata cosi:

Dal 5% al 10% per mandelico e glicolico hanno un effetto lievemente esfoliante de idratante sulle cellule cheratiniche dell’epidermide.

A valori superiori aumenta il potere esfoliante, più profondo ma possono essere irritanti, per questo è meglio consultare un medico.( Nei centri estetici si puo’ arrivare a soluzioni del 30% ma tamponate, ossia una reazione chimica che permette di alzare il ph fino a valori meno pericolosi, più controllati).

Personalmente per trattamenti estetici, quindi non medici, preferisco concentrazioni di acido più basse  e più sfficaci anche se capisco che dal punto di vista commerciame fa più effetto comunicare che c’è una quantità maggiore di prodotto.

Diverso approccio per l’acido salicilico che ha un PH molecolare più basso ( più acido) degli altri due, quindi lo usiamo in concentrazioni minori.

Dallo 0,5%  al 5 % per un lieve peeling e fino al 15% per un peeling più profondo.

E’ più consigliato l’acido salicilico per i punti neriperchè è più lipofilo e penetra maggiormente.

Nella mia preparazione Equinozio ho usato una percentuale tale da avere un effetto lievemente esfoliante quotidiano ad un PH che ne mantenga l’efficacia e non contrasti con il PH fisiologico dellapelle.

In sintesi:

La differenza principale tra acido mandelico e acido glicolico è la dimensione.

Sono entrambi naturali ( glicolico da canna da zucchero e barbabietola, mandelico da mandorle amare) ma il glicolico più piccolo penetra di più de è, quindi, più irritante dell’acido mandelico.

L’acido salicilico è una via di mezzo tra i due e l’irritazione dipende dalla concentrazione.

Mignonette
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